Al di là del colonnato

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Questa foto è stata scattata a Napoli. Da una parte del colonnato c’è un barbone disteso a terra sotto le coperte. È appena morto di fame e di freddo. Dall’altra parte alcuni clienti del bar che consumano il loro caffè caldo, come se niente fosse successo. Napoli come l’Italia intera, un Paese in cui non i barboni, ma la gente comune  è messa sempre più in difficoltà dal basso tenore di vita in cui è costretta da uno Stato degli affari privati e delle false promesse. Uno Stato che non vede cosa succede al di là del colonnato.

L’Italia- lo si è detto spesso in questi mesi di demagogia da spending review- ha finanziato per circa dodici miliardi di euro l’acquisto dei famosi F35, i cacciabombardieri americani superpotenti che – guarda un po’ -alla fine tanto potenti non sono. Infatti è di recente pubblicazione un rapporto della Difesa U.S.A. che mette in guardia gli acquirenti dei giocattolini da guerra sui possibili suoi talloni d’Achille. Pare che gli ingegneri che si sono divertiti a rendere l’F35 un mostro da combattimento, abbiano alleggerito troppo la scocca e così non sia mai che passino sotto fulmine, perché –si legge nel rapporto- “potrebbero esplodere”.

Demagogia a parte, è lecito domandarsi se si può ancora rimanere fermi davanti ad uno spreco simile di denaro pubblico. Demagogia a parte, forse se qualcuno  riuscisse ad evitare questa enorme spesa che non ci difende da niente, darebbe sicuramente un bel segnale. Demagogia a parte, forse se qualche politico attraversasse quel colonnato le cose potrebbero andare meglio per tutti. Demagogia a parte, se quel barbone, che siamo io, te, noi, ci alzassimo in piedi ed entrassimo nel bar a chiedere ristoro faremmo la nostra parte, di quelli che almeno ci provano a difendere il proprio diritto di essere vivi in questa parte del colonnato.