Grande lezione di democrazia?
Forse. Certamente un bel vedere, il dibattito di ieri sulle primarie tra i 5 candidati del PD, tenutosi nello studio di X Factor. Se questa era una presentazione della sinistra italiana è andata alla grande. Lo studio di Sky poi, creava un’atmosfera simile a qualcosa di solenne e figo al tempo stesso. Bersani stamane cinguettava: “Dai che siamo forti!”. E come dargli torto? Come avversari, i candidati premier del PD, sono stati fin troppo ligi ai tempi stabiliti e alle dichiarazioni altrui, tanto da meritarsi gli elogi della maggioranza dei giornali. Tabacci il meno convincente, “non mi arrivi” – direbbe Morgan di XFactor- ma quantomeno è più realista del brillante e giovane Matteo Renzi che dice: “per governare ci vogliono solo 10 persone”. Troppo poche secondo l’ex democristiano. La Puppato -secondo alcuni- avrebbe perso l’occasione di dimostrare di non essere una outsider. Mara Maionchi le avrebbe detto: “non ci metti grinta, per me è un no!”.
Bene (dicono) Renzi, Bersani e Vendola, anche se uno è troppo giovane, l’altro è troppo vecchio, e l’altro ancora parla troppo al vento.
Per fare un esempio, per la domanda: “che promesse farebbe a un giovane”, Vendola ha sprecato più di metà del suo tempo per parlare di ribellioni e rivoluzioni, senza fare vere promesse. Ma gli altri non vanno tanto meglio e preferiscono non prometter niente ai giovani…data la crisi. Saranno andati anche bene sotto il profilo della comunicazione, ma siamo sicuri che i “fantastici 5” (così si sono auto-celebrati sul sito del Pd) abbiano progetti davvero concreti?
Mimosa Martini, del Tg5, commentava ieri su Facebook: ” ci sono tutti: la donna, il cattolico, il giovane, il buonsenso popolare e il poeta”.
È vero, ma, tra tutti chi ce l’ha l’x Factor?